Le 23 novembre 2016, la classe de Terminale Italien LV3 a fait une visioconférence avec Daniele Marannano, un des fondateurs de l'association ADDIOPIZZO. Il s'agit d'une association sicilienne qui, depuis des années, lutte contre le « pizzo », c'est-à-dire le racket que la mafia impose aux commerçants.
Quest’anno, abbiamo studiato la lotta contro la mafia nell’ambito della nozione « miti ed eroi ». Abbiamo parlato di persone come Borsellino e Falcone, di un movimento come « Ammazzateci Tutti » e dell’associazione « AddioPizzo ». Questo ci ha permesso di renderci conto delle differenti maniere messe in piedi dagli italiani per distruggere la mafia. Inoltre, la professoressa ci ha proposto di fare una videoconferenza con un membro dell’associazione che abbiamo studiato, per capire l’importanza di questa battaglia.
Dunque, mercoledì 23 novembre, abbiamo avuto la possibilità di fare questa videoconferenza con un rappresentante d’AddioPizzo e abbiamo potuto interrogarlo sulla vita dell’associazione e anche sul suo sentimento nei confronti della mafia. Allora, Daniele Marannano ci ha gentilmente accordato un’ora per farci apprendere un po’ di più a proposito di questo tema. All’inizio, ci ha presentato la storia di AddioPizzo, poi ci ha spiegato come funziona l’associazione. Alla fine, ha risposto alle nostre domande.
AddioPizzo è un’associazione che ha sede a Palermo, in Sicilia e che è stata fondata il 28 giugno del 2004. Quest’associazione ha come scopo di lottare contro il « pizzo », ovvero il racket imposto dalla mafia ai commercianti, instaurando il principio di « consumo critico ». L’associazione vuole creare un circuito economico onesto e legale, cioè, evitare che i consumatori diano i loro soldi alla mafia comprando presso commercianti che pagano il pizzo.
Daniele Marannano ci ha raccontato la storia che è all’origine di una vasta polemica in Italia e che si è svolta nel 2005. Durante una partita di calcio che contrapponeva le squadre di Palermo e Ascoli, alcuni tifosi hanno brandito uno striscione nel quale era scritto « Uniti contro il 41bis », una legge che vuole la detenzione incondizionata per i mafiosi. Solo, due settimane dopo quest’avvenimento, in occasione di un’altra partita, in segno di protesta, altri tifosi hanno scritto su un altro striscione « Uniti contro il pizzo » per tentare di svegliare le coscienze e far cambiare la situazione.
Marannano ci ha inoltre spiegato i mezzi istituiti per lottare contro il pizzo. In primo luogo, ci ha parlato della campagna « consumo critico » che consiste nell’incitare i consumatori ad acquistare presso i negozi che non pagano il racket. Poi ci ha parlato della loro mobilizzazione nelle scuole, per sensibilizzare i giovani contro il racket. Attualmente, l’associazione riunisce un po’ più di 1000 commercianti che hanno detto no al pizzo, tutti sono repertoriati nell’elenco fatto da AddioPizzo, grazie al quale i cittadini possono vedere quali commercianti non pagano il pizzo.
Infine, abbiamo avuto un poco di tempo per fare alcune domande. Dunque, gli abbiamo chiesto quali erano i progetti futuri dell’associazione; ciò che Daniele ha risposto è che AddioPizzo continuerà a fare quello che sta facendo attualmente, cioè difendere e sostenere i commercianti così come sensibilizzare i giovani nelle scuole, per mostrare loro che non devono avere paura. Poi, gli abbiamo domandato se era possibile distruggere la mafia, domanda alla quale ha risposto di sì. Gli abbiamo anche chiesto se l’associazione aveva il sostegno di alcuni politici e sfortunatamente no, ma la giustizia, cioè la magistratura, la aiuta.
Successivamente, siamo passati alle domande un po’ più personali per sapere, per esempio, se aveva paura per la sua vita. Ci ha risposto che avere paura è un sentimento normale e che per lui, la cosa più importante è impegnarsi nella lotta contro la mafia. Dopo un’ora di discussione, gli abbiamo chiesto se era già stato in Francia e dove in particolare. Ci ha detto di si ! Gli è capitato di venire a Parigi per motivi di famiglia e alla fine, abbiamo parlato di un reale incontro tra la classe e lui. Questo sarebbe ancora più interessante, speriamo che questo incontro possa farsi !
Questa videoconferenza è stata molto gratificante perché ci ha permesso di renderci conto dell’importanza di questa lotta che implica non solo quest’associazione, ma tutta la società italiana. Siamo riconoscentissimi verso Daniele Marannano che ci ha consacrato un’ora del suo tempo per discutere con noi a proposito di un argomento importantissimo. È per questo che noi lo ringraziamo un milione di volte.
Stiévan e la classe di Terminale Italiano LV3